Perché matefiabe
Questa esperienza si è svolta nell'anno scolastico 2008/09 in una classe quinta primaria della Scuola-Città Pestalozzi di Firenze.
La classe era caratterizzata da grandi differenze di livello tra i bambini sul piano delle capacità e su quello della maturazione individuale.
L'idea era quella di non lasciare indietro nessuno, di permettere a tutti di inserirsi in una attività di matematica interessante e formativa, trovando ciascuno all'interno di quello che veniva proposto gli stimoli e le conoscenze necessari per crescere ed aumentare le proprie competenze.
L'occasione è stata offerta da una attività di "lettura espressiva" che viene fatta tradizionalmente nella nostra scuola in quinta in collaborazione con l'insegnante di teatro e che di solito ha come oggetto la lettura di fiabe: perchè no, allora, fiabe e matematica?
La matematica è anche nelle fiabe
Che la matematica ci circondi e faccia parte di ogni aspetto della nostra vita non sempre è chiaro, ma basta cercare un po' per scoprire che è vero.
Nella nostra esperienza i bambini sono stati spinti ad osservare con gli occhiali della matematica situazioni che apparentemente non hanno niente a che fare con essa. Inoltre, hanno potuto sperimentare un contesto abbastanza complesso da essere quasi reale e da permettere a ciascuno di muoversi al proprio livello di competenza, ma abbastanza semplice da poter essere manipolato. Un ambiente che si colloca al confine tra realtà e fantasia, tra mondo dei grandi e mondo dei piccoli, in un luogo che riflette il momento della loro crescita.
Fare matematica con le fiabe
Lo scopo generale del lavoro è stato perciò quello di favorire la creazione di percorsi personali di apprendimento all'interno di un contesto collettivo motivante.
Gli obiettivi specifici di matematica perseguiti attraverso le matefiabe sono quelli contenuti nel curricolo disciplinare del III biennio della nostra scuola (5° primaria e 1° secondaria di primo grado) e riguardano competenze relative a tutti gli ambiti di contenuti in cui esso è articolato: problem solving; numeri; spazio e figure; relazioni, misure, dati e previsioni.
AVVERTENZA
Prima di proporre il tipo di lavoro suggerito nelle matefiabe occorre che i bambini abbiano acquisito una certa quantità di competenze matematiche perché siano capaci davvero di vedere la fiaba con gli occhiali della disciplina. Altrimenti si corre il rischio che il metodo, pensato per favorire nei bambini la costruzione delle conoscenze, diventi solo un espediente per far accettare nozioni ritenute ostiche o noiose. Quindi l'età migliore per sfruttare le potenzialità di questo tipo di attività è a partire dalla classe quarta primaria (9 anni).